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IL CONCILIO
7. IL CONCILIO DI GERUSALEMME Apostoli ed Anziani di Gerusalemme accettano Tito, “non circonciso”, riconoscendo così la validità dell’annuncio di Paolo riguardo alla libertà della grazia. L’Assemblea conferma anche i principali responsabili della Chiesa e riconosce la vocazione missionaria di Pietro per i circoncisi e di Paolo per i non circoncisi. Di fatto, avviene una forma di spartizione del campo missionario: Giacomo, Kephas e Giovanni verso gli Ebrei, mentre Paolo e Barnaba verso i pagani. 8. L'INCIDENTE DI ANTIOCHIA Il compromesso deciso a Gerusalemme proteggeva l’esistenza delle comunità miste che Paolo aveva predicato presso le giovani Chiese dell’Asia Minore. Tuttavia la piena comunione tra circoncisi e non circoncisi risultava problematica. La salvezza in Gesù Cristo è dunque da considerarsi secondaria? Paolo rivendica la nuova vita nella fede, il dono dello Spirito e la supremazia della divina promessa sulla legge… Il contrasto avviene tra Giacomo e la Chiesa di Gerusalemme, con Pietro e Barnaba (esitanti, che si alleano a Giacomo), con la stessa Chiesa di Antiochia che convalida questo compromesso (cf. At. 15,31). Solo, lo seguirà Sila. Dopo questo lungo noviziato durato 15 anni si dischiude per Paolo un nuovo periodo. |
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